Les Juifs d'Urbino obtiennent la suppression des prêches, le vicaire proteste


 Historique fait par le vicaire  du déclin et de l'abolition des prêches destinés aux Juifs à Urbino  of the decline and abolition of the Jewish sermons in Urbino,  avec une  lettre  en Latin sur le sujet de l'évâque Maffei

Relatione del Vicario

La Predica delli hebrei secondo la relatione di quelli che si ricordano cominciò in Urbino l'anno 1623 in tempo di monsignor Santorio, con l'approvatione della Sacra Congregazione del Sant'Offitio, quale sotto li 19 novembre 1633. approvando, e comandando l'istituto di predicare alli hebrei, commanda che non faceria assegnare di famiglia in Urbino il Predicatore de med[esimi]. Gli hebrei ricorsero, ma invano alla med[esima] S. Congregazione quale sotto di X xbre dell'anno med[esimo] 1633 approvò la provvisione del Predicatore delli med[esimi] Ehrei. Dell'anno 1634 li med[esimi] hebrei ricorsero di nuovo alla med[esima] S. Congregazione con un memoriale simile al presente nel quale rapresentano che nel Ghetto di Urbino migrano solamente da 40 fameglie in circa, come vi sono di presente secondo che dicono loro med[esimi]; e che monsignor Santorio astringeva ad andare alla Predica tutti gli huomini, 20 Donne e 10 Zitelle, e che per haver mancate alcune de andare alla predica, mon[signore]non gli haveva fatto pagare scudi ventotto. A questo memoriale rispose la med[esima] S. Congregazione del S. Offitio sotto li XI Genaro che si facesse predicare ogni Sabbato in una chiesa vicino al ghetto e che astringesse gli hebrei ad andarne, cioè gli uomini per la meta e le donne per un terzo. Ricorsero di nuovo gli hebrei e ricusando particolarmente di pagare il Predicatore e che fossero astretti andare alla predica in maggior numero che comandava la Bolla Gregoriana. onde la med[esima] S. Congregazione sotto li XI febbraio 1634 ordinò a mon[signor] Santorio, che facesse andare alla predica la terza parte degli huomini e delle donne in conformorità della Santa Bolla Gregoriana che da med[esimi] hebrei facessero pagare al Predicatore la mercede o l'elemosina, senza esprimere la quantità. Dell'anno 1635 alli 15 di settembre la med[esima] S. Congregazione approvò per Predicatore degli hebrei frate Innocenioo da Brescia Domenicano con ordine di mon[signor] Santorio che facesse pagargli dall'hebrei l'elemosina per la Predica e che non andandoci essi nei giorni, e numero stabiliti procedesse con ogni vigor contro li trasgressori. Dell'anno med[esimo] sotto li 25 Agosto la S. Congregazione scrive al Vicario Cpitola Che faceva seguitare la Predica del Predicatore sopradetto e dell'anno 1636 il li 23 febbraio scrive al med[esimo] che invigili la Predica degli hebrei, e le penne che pagarono li negligenti ad andarvi si applichino a Beneficio deNeofitti. Nell'anno 1636 essendo venuto per arcivescovo d'Urbino il Sig. Cardinale Santa Croce gli'hebrei ricorsero di nuovo alla S. Congregazione del S. Offitio, ma in cancellario d'Urbino non apparisce altra risoluzione, e ben certo, che si è continuata la Predica alli hebrei in sino all'anno 1649 e che sempre vi sono andati il terzo degli uomini e delle Donne compre[sori?] ancora le Zitelle, e.antuno? non andava pagava inremisibilmente la pena. Dell'anno 1649 monsignor A. V. Maffei non trovando soggetto a proposito per tal ministero, e vedendo in gran bisogno l'Ospizio degli Orfanelli convenne con li med[esimi[ hebrei, che invece dell'Elemosina da darsi al Predicatore pagassero sedici scudi l'anno all'Orfanelle come da allora in qua hanno sempre prontamente pagato. Quanta sia stata l'elemosina perscritta al Predicatore degli hebrei non si ritrova precisamente, ma comunemente si dice che sia stata delli detti 16 scudi e si rende verisimile dall'elemosina pagata all'Orfanelle surrogata in luogo di quella, che si pagava al Predicatore, e mentre gli hebrei l'han comodamente pagata all'Orfanelle non si possano ora sensare di pagarla al Predicatore, quale ne meno si ritrovarebbe con minore elemosina. La detta Predica si è fatta per l'adietro ogni Sabato, la Limosina sempre l'hanno pagata gli hebrei, il che si comanda ancora dalla Bolla di Gregorio XIII quale perscrive ancora il numero, cioè ogni volta la terza parte dell'uno e dell'altro sesso sopra di dodici anni, onde non si puol negare che non ci siano comprese ancora le Zitelle, come ci sono andate, e ci vanno di presente. E' vero che le Zitelle ebree non vanno alla sinagoga se non nelle loro feste, solenni, ma è ancor verissimo e questo lo vede ognuno che le med[esime]... vanno a spasso con l'altre donne fuori della Città e fuori dalle mura onde molto piu decentemente possano menarle a sentire la parola di Dio. Il disordine che nacque a detta Predica in tempo di Monsignor Maffei per il quale si dice morisse un hebreo passò con Don Giovanni Ligi Dottore e sacerdote di Urbino quale era mezzo matto stando con gli'altri in detta Predica e vedendo un ebreo a lui vicino che beffava il Predicatore, lo sgridò, l'hebreo gli rispose con impertinenza, et il Ligi pigliando un bacchetta glie la diede in corpo, e l'hebreo ne restò legermente ferito, ne è altrimente vero che l'ebreo morisse di tal male, anzi gli hebrei med[esimi] mi hanno confessato ultimamente che il detto hebreo non morì di quella ferita, ma d'altro male e molti mesi dopo il fatto sopraddetto. La pena da me imposta a quelli che non vanno alla Predica non èpiu' che d'un gestone? Per ciascheduno; e si è messa più per cominarla? che eseguirla ne sin ora si è fatto pagare a nessuno, ben che molti siano stati morosi, onde si può concludere che il memoriale dato alla S. Congregazione è pieno di bugie. Il Predicatore si porta benissimo, et è un doto e buon religioso Domenicano onde la sua Predica ha gran concorso di Cristiani quali trattano gli hebrei con ogni modestia ne fin ora è successo scandalo nessuno. Il decreto fatto dalla S. Congregatione del Consiglio sotto li X marzo 1663 quando fui costi a vesitare li Limeni dice cosi: Ceterum alterius, __ D. Archiepi. provid.a ___ em[inentissi]mi Patres, ut videat de elimosine per hebreos eius Civitatis in eum ?finem p[er]solvi solita in stipendium Predicatorum cedat nec in alium usum derivetur, quod si ea ten__ adeo sit ut exterum Precicatorem hebraice lingue peritum altere non po__, ut per aliquem ____ civita__ Regularem huic numeri satis fiat, provide Curabit. Copia. De monsignore A[rci] V[escovo] Em[inentissi]mi et Rev[erendissi]mi D[omi]ni D[omi]ni mei ___ Predicationem verbi Dei semel in hebdomada faciendam hebreis, pro erorrum ad Christi fidem conversione in qualibet Civitate, in qua ipsorum extet sinagoga, olim institutam a summis Pontificibus, et a S.M. Gregorio XIII in sua constitutione 92 incipiente Sancta Mater Ecclesia, omnibus ordinariis pro sollicita executione demandatam ad proxim, revoat in civitate Urbini recol. Mem. Archiepiscopus Sanctorius d’anno 1633, eandemque, non obstantibus querelis eorundem hebreorum S[anct]a Cong[regatione], S[anctis] Officiis prae via. approbatione commendavit mox eadem S[ancta] Cong[regatio] d’annis 1634 et 1635, iterum auditis hebreis mandavit Archiepiscopo, ut compelleret singularis utriusque sexus hebreos a 12 annis supra, ita per ?circuitam conven[tam?] ad audiendum verbum Dei, ut £a Saltim aorum pars, nec unquam minor qualter die Sabbati Predicatione intersit, et ab eisdem hebreis p[er]solvi elemosinam Predicatori ad d’eff[ ]m constituto, iuxta formam predicte Gregoriane constitutionis in S.1 et 2 mandantque utrunque huiusmodi Sanctissimi institutum non sine Christiano profectu continuatum fuit usque ad annum 1649, quo ipse Archiepiscopus Maffeus, non inveniens Concionator hebrecie linbue peritum, qui dicto numeri satisfaceret, mandavit loco elemosine prestari solite concionatori hebreorum, ab iisdem solvi scuta16 mone. Boni.e Puellis Orfanis tunc temporis pauperimis, prout ab inde citra, silente concionatore, fuerunt ab hebreis libentissime per soluta. Animadvertens ?ipse preiudicium ex dicta omissione Predication[ ] Verbi Dei imminens miserrimis animabus dictorum hebreoum Concionatrem in hebreicis litteris versatum, qui d’__ tam salute, tanquam necesarium subiret, sepius ex quis ivi, eoque nunquam ___ in mea prima relatione status Ecc[lesi]e Urbinatense negocium decidendum proposui summis produntis E.E. V.V., quibus rescribere placuit, ut sed __ curare, per aliquem religiosum, etiam in sci__ hebraici Sermonis omne meliori modo de muneri omnino satisfieri. Obtemperavi mandago, et iteratis diligentiis, inveni tandem religiosum ordneis sanctis Dom. bonis moribus preditum, et in hebraicam linguam opprime eruditum, qui a tribus circiter mercibus prescriptus munus implet egregie, hebrei autum veteres instaurantes querelas in Sacra Cong[regation]e S[anctis] Officis se__ recantatos, semperque ____ supplicem ?promexerunt liberatione vicarii, ex quo etiam, ut arbituor, clarissime constat de veritate exquiritam ab Em[inten]tiis Vestris, quas absequio veneror humilissimo. Rome 22 Martii 1665 Humilissimum Reverentiis Servus Jacobus Archiepiscopus Urbini

Date de publication
1665-03-22
Siècle
17
Région
Europe de l'Ouest > Italie
Europe de l'Ouest > Italie > Urbino
Lieu d'édition
Rome
Pays d'édition
Italie
Thématique
Evangélisation > Prêches catholiques destinés aux Juifs
Type de document
Document manuscrit
Langue principale
italien
Format
In 4
Nombre de pages
4
Propriété
Collection Nicolas Philippe
N° boîte
B16
N° d'inventaire
D006
Permalien
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